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I corsi di formazione in aula non riesco a risolvere i problemi?
Il Team non è motivato né allineato agli obiettivi?
Ci sono carenze nella comunicazione?
Formazione Esperienziale, o Experiential Training, è la risposta! Bisogna intervenire con esperienze emotivamente impattanti, che lascino il segno. E in ogni fase dell’intervento, dall’Allineamento al Check dei Risultati finale, il nostro metodo è la Formazione Esperienziale. Un processo “a spirale” che conduce il Team attraverso una sequenza di step dall’esperienza alla sua concettualizzazione e poi all’applicazione pratica… che farà da base di partenza per un nuovo ciclo formativo.
Dimmi e io dimenticherò, mostrami e forse ricorderò, coinvolgimi e comprenderò
(Confucio)
Rispetto ai tipi di formazione più tradizionali, svolti in un’aula attraverso una serie di lezioni frontali e poco coinvolgenti, la Formazione Esperienziale ha il vantaggio di mettere le persone “con le mani in pasta” e in un ambiente insolito. Le dinamiche lavorative si presentano allora da un punto di vista completamente nuovo. Sfide e problem solving solo apparentemente giocosi provocano i membri del team a manifestare capacità e qualità di Leadership che nella quotidianità aziendale appaiono celate dall’abitudine o dalla timidezza. In questa situazione i colleghi hanno l’occasione di conoscersi da un punto di vista nuovo e di mettere a punto tipi di collaborazione più efficaci.
La Formazione Esperienziale si realizza attraverso attività concrete che rappresentano una metafora per una situazione lavorativa. I partecipanti sperimentano, in un contesto differente, strategie e tattiche di azione che poi potranno applicare in ambito aziendale. In questo processo sono costantemente accompagnati dal coach che provoca la discussione, stimola il problem solving e invita a riflettere sulle possibili applicazioni delle skills che il gruppo sta imparando.
Ci sono moltissimi format esperienziali. Ad esempio, il Team potrà trovarsi a sviluppare tecniche di sopravvivenza nell’ambiente naturale con un’attività di Survival o Orienteering Training. Ma non sempre è necessario recarsi in mezzo ai boschi o in montagna! Anche un’attività di cucina può rappresentare un’occasione per testare le dinamiche di comunicazione e collaborazione. L’importante è, in tutti i casi, che l’esperienza concretamente vissuta sia accompagnata dalla riflessione e costantemente monitorata dal formatore.
La Formazione Esperienziale è un insieme di metodi che permette di fare formazione comportamentale (Teamwork, Leadership, Comunicazione, Problem Solving ecc.) attraverso una serie di esercizi e attività apparentemente lontani dalla quotidianità aziendale.
La formazione esperienziale procede secondo una sequenza chiamata Ciclo di Kolb. Essa comprende 4 fasi:
La formazione tradizionale, o Formazione d’Aula, è stata per decenni l’unica opzione disponibile per il miglioramento del funzionamento del Team. Il suo impianto è quello verticale di una lezione scolastica o universitaria. Un formatore parla ex cathedra, i partecipanti ascoltano.
Il formatore descrive solitamente un modello che deve essere accettato in quanto tale, e che prevede un certo numero di passaggi necessari. Da determinate cause nascono determinate conseguenze, in modo inesorabile. I partecipanti sono chiamati a fare proprio questo modello, a impararlo per poi applicarlo nella realtà aziendale di cui fanno parte. Il momento della discussione e dello scambio di opinioni, quando presente, è breve e rappresenta piuttosto una risposta alle domande che uno scambio equo di idee. In definitiva, per quanto utile e formativa, l’esperienza in aula non offre la possibilità di una reale applicazione dei modelli presentati e manca dunque di fare presa sull’aspetto emotivo e partecipativo.
Diversa è la situazione della Formazione Esperienziale. Qui la squadra impara ad agire non ascoltando una lezione, bensì mettendosi in gioco concretamente e creando una propria strategia. I coach hanno il ruolo di osservare il funzionamento del gruppo e di tenere nota degli atteggiamenti tenuti e delle strategie elaborate.
Assumono allora particolare importanza il briefing iniziale e il debriefing finale, nei quali i formatori si confrontano con il Team ed esaminano insieme le dinamiche del lavoro. Vengono analizzate le strategie e le tattiche proposte dalla squadra, la riuscita della loro applicazione pratica e i risultati raggiunti. Anche la coesione del gruppo e la capacità dei suoi membri di assumere ruoli di leader vengono a galla nel momento del debriefing. Come risultato, il Team prende coscienza dei propri punti di forza, degli atteggiamenti da valorizzare e di quelli da modificare. Tutto ciò anche attraverso attività entusiasmanti e divertenti, vissute dai partecipanti “sulla propria pelle”.