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COMMUNICATION

Per trasmettere le tue idee utilizza parole semplici, grandi idee, e brevi frasi.
(John Henry Patterson)

Sembra una banalità affermare che la comunicazione stia alla base di un efficace lavoro di squadra. Viviamo oggi in un mondo nel quale si parla tantissimo di comunicazione. Ma la comunicazione, per essere tale, deve essere efficace. Inoltre, deve essere coerente rispetto alle azioni. Consapevolmente o inconsapevolmente, spesso si cerca di comunicare a parole concetti opposti rispetto a quelli realizzati con azioni concrete. Scopo dei training comunicativi è esplicitare questo problema per poterlo risolvere.

In azienda, spesso si ha l’impressione che lo scopo della comunicazione sia “vincere”, avere ragione sull’avversario. Ma se la comunicazione deve portare all’azione comune (si scusi il gioco di parole), lo scopo deve essere viceversa quello di allinearsi. Comunicare per condividere una stessa vision, per raccontare e spiegare il fine comune. Una volta individuato quello, è possibile cercare insieme una strada per realizzarlo.

Modelli di comunicazione?

Molti conoscono i “modelli di comunicazione”, tra cui quello più famoso proposto dal linguista Roman Jakobson. Esso comprende gli elementi del mittente, del destinatario e del messaggio, ma anche il contesto, il canale (o contatto) e il codice. Tutti fattori importantissimi per studiare la comunicazione… a patto di non ritenere questo un modello rigido!

Un modello può infatti essere utile per strutturare le nostre conoscenze, ma in questioni come quella della comunicazione è molto più importante la flessibilità di pensiero. La comunicazione non è infatti qualcosa di distinto dal comportamento. Anzi, possiamo affermare che la comunicazione è un comportamento. Ma questo è uno di quei casi in cui noi stessi non siamo consapevoli del nostro comportamento. Allora lo scopo degli interventi di Team Coaching sarà proprio quello di rendere consapevoli le leve motivazionali sottese ai comportamenti comunicativi.

Comunicazione

Gli elementi della comunicazione

Tenendo per buoni gli elementi ritrovati da Jakobson, in che modo essi influiranno dunque sulla comunicazione come la intendiamo noi?

Il mittente è colui che produce il messaggio, e dal quale questo dipende in massima parte. Con le sue emozioni, le sue idee e le sue conoscenze il mittente determina il modo in cui il messaggio appare inizialmente. Dalla sua buona disposizione e dalla sua abilità di comunicatore dipende quanto bene questo sarà stato formulato.

Il destinatario è colui che riceve il messaggio e che a sua volta influisce sulla buona riuscita della comunicazione. Questa dipende dalla sua disponibilità ad ascoltare, dalla sua attenzione, dalla somiglianza del suo orizzonte di conoscenze e di emozioni rispetto a quello del mittente.

Il messaggio in quanto tale è, ovviamente, una parte importante del processo comunicativo. Molto dipende da come è formulato e dal significato che porta, che può essere facilmente o difficilmente decodificabile, univoco o dubbio. Infine, questo significato può essere più o meno interessante e più o meno accettabile per il destinatario.

Ma anche il contesto ha un’influenza enorme sulla riuscita della comunicazione. Mittente e destinatario condividono uno stesso spazio e tempo? Ciascuno dei due si rende conto della situazione lavorativa e personale dell’altro? L’ambiente circostante, con i suoi spazi e i suoi rumori, facilita la comunicazione o la rende più difficoltosa? In ambito aziendale il contesto ha un ruolo davvero fondamentale!

Il canale o contatto è poi il mezzo di comunicazione. Un tempo limitato alla parola orale e scritta, oggi il canale prevalente è quello del mobile e della rete internet. Ma anche di questo bisogna tenere conto: quanto il canale scelto aiuta la comunicazione e quanto invece distrae i protagonisti del dialogo?

Il codice, infine, è la lingua del messaggio, ma non solo. Condividere il codice aziendale significa, per il destinatario, capire il significato preciso che il mittente attribuisce a ogni parola ed espressione usata.

HOW EFFECTIVE IS YOUR TEAM?