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I PROBLEMI DEL LEADER

E’ un leader chi sa immaginare o chi sa progettare nel dettaglio?.. Chi resiste allo stress o chi sa affrontare il cambiamento?..

Tutto questo e molto di più!

I nostri percorsi sono pensati per sviluppare le capacità organizzative e di Leadership. Elaboriamo e svolgiamo programmi personalizzati secondo le esigenze individuali, ma anche corsi e attività interaziendali. I nostri programmi di Sviluppo Individuale e Self-Empowerment sono mirati ad aiutare manager che vogliono accrescere le proprie capacità di leadership, migliorare la gestione del tempo e dello stress, anche in tempi di crisi.

Cosa ci differenzia dagli altri? Non raccontiamo la leadership, la viviamo con voi! Leader non è chi occupa una determinata posizione; leader è chi è capace di far raggiungere al Team un obiettivo, far arrivare a un determinato punto, migliorare i risultati in termini di produzione e vendita.

Secondo la legge di Pareto, l’80% dei risultati viene raggiunto grazie al 20% degli sforzi. Come canalizzare le energie sul 20% giusto in modo da ottenere il massimo? Ecco le nostre proposte:

La leadership consiste nel saper creare un mondo al quale le persone desiderino appartenere
(Gilles Pajou)

Quali sono le qualità del leader?

Per definire la leadership Robert B. Dilts usa le parole di un importante manager francese, Gilles Pajou: “creare un mondo al quale le persone desiderino appartenere”. Questo è il fondamento della cosiddetta Visionary Leadership. Anche noi siamo convinti che per essere efficace la Leadership debba essere fondata su una visione creativa e ideale. Non basta possedere il ruolo formale di leader per esercitare la leadership; non basta nemmeno presentare determinate caratteristiche caratteriali, come ottimismo, onestà e capacità di porsi obiettivi raggiungibili. Il leader deve conoscere gli obiettivi e possedere le abilità mentali e comportamentali necessarie per metterli in pratica.

Leadership VS Management

La leadership intesa come leadership visionaria si oppone dunque alla capacità di management. Questo potrebbe essere definito come la capacità di “far fare cose agli altri”, mentre la leadership vera e propria consiste nel “convincere gli altri a fare le cose”. La leadership è infatti intimamente legata alla motivazione, alla persuasione e all’influenza esercitata sulle persone.

Siamo tutti leader

La Leadership così intesa non coincide affatto con una posizione elevata in azienda. Tutti noi dobbiamo praticare ed esercitare la nostra leadership nelle attività quotidiane. Dobbiamo trovare un nostro spazio di leadership nella vita e nel lavoro.

Noi non spieghiamo la leadership: ne facciamo esperienza! E lo facciamo attraverso attività dinamiche e creative, Outdoor e Indoor, che ci mettono alla prova.

La Leadership esperienziale

Prendiamo come esempio un Movie Making. In diverse fasi della produzione del film aziendale, diverse persone dovranno assumere il ruolo di leader:

  • Durante il brainstorming iniziale ciascuno fa esercizio di leadership nel momento in cui cerca di spiegare la propria idea ai compagni di squadra e di convincerli a sceglierla.
  • Nella fase delle riprese, sarà il regista a dirigere gli improvvisati attori.
  • Nello stadio finale del montaggio, un’altra persona ancora dovrà prendere in mano la situazione e portare a termine l’opera.

In questa maniera, la leadership diviene circolante e ciascuno può migliorare la capacità di gestire il gruppo e la propria immagine.

Un altro tipo di attività creativa particolarmente adatta all’esercizio delle qualità di leader è l’Orchestra Aziendale. Ciascuno ha in mano uno strumento e, a turno, propone al Team un ritmo o una melodia originale, che rappresenta qualcosa di profondamente suo. Il gruppo deve rispondere al ritmo e replicarlo, seguendo così colui che in quel momento ha il ruolo di leader.

La leadership meta, macro e micro

I tre livelli su cui si esercita la leadership sono, in ordine dal più ampio al più ristretto: meta, macro e micro. Tutti contribuiscono a fare di un’azienda un’organizzazione di successo, ma a livelli differenti:

  • La leadership meta ha il ruolo di creare un “movimento” in una direzione generale, che può essere ideale (diritti civili, ecologia) o pratica (l’introduzione del computer su tutti i livelli del lavoro di un’azienda). In ogni caso, è quella che spinge le persone a lavorare in una determinata direzione e ne fa adepti entusiasti di un’idea.
  • La leadership macro si interessa a “trovare una strada” e a “creare una cultura”. La prima espressione significa trovare il modo per ottenere e mantenere il successo nel presente e nel futuro; mentre la seconda si riferisce alla capacità di allineare le persone agli scopi dell’organizzazione. Scopo del leader sarà dunque convincere i collaboratori della mission aziendale e motivarli a raggiungerla.
  • La leadership micro riguarda infine la situazione e le circostanze particolari in cui si svolge l’attività dell’organizzazione, il raggiungimento di uno scopo molto specifico, e si incentra sulla scelta dello stile di leadership più adatto. Tale stile deve essere scelto in vista sia di un “orientamento al compito” che di un “orientamento alla relazione” dei collaboratori.

Rispetto ai “livelli” della piramide di Dilts, la leadership micro riguarda principalmente questioni relative ai livelli dell’ambiente, del comportamento e delle capacità. La leadership macro si incentra su questioni relative ai livelli delle credenze, dei valori e dell’identità del ruolo. Infine, la leadership meta pone l’accento sui livelli spirituale e di identità.

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